Mi ricorda l'autunno scorso, quando guidavo lungo una strada di campagna attraverso la Pianura Padana.
è esattamente quello che sembrava - nebbia fitta
Avete catturato la scena splendidamente - il ciclista solitario che scompare nella nebbia.
un caro saluto aNNa
Siamo in un film surrealista alla Bunuel? O in un neorealismo padano tra nebbie lacustri e spazi e silenzi infiniti? Al di là delle similitudini di correnti cinematografiche, logici pensieri suggeriti dall'immagine, salta all'occhio la suddivisione quasi simmetrica tra cielo e terra, luce e ombra; quasi un equo valore di due forze contrastanti.
L'immagine ha dei valori indubbiamente forti e degli errori puramente banali ed infantili. Non me ne voglia MAVI per questo giudizio un po' crudo ma è cosi: "Il formato quadrato è eccellente se si vuole, come in questo caso, dare la stessa importanza a luce e ombra, nella quale luce si esaltano due elementi importanti: uno spoglio albero (che ne nasconde altri, quasi che il primo sia portatore di infiniti rami) che fa da cornice esaltando, cosi, il secondo elemento dell'uomo in bicicletta che, altrimenti, si perderebbe nell'insieme del cielo o nella bruma padana. Questi due elementi sarebbero già tutto; la fotografia non avrebbe bisogno, praticamente, di altro (la strada nasce sfumando dal primo piano, quasi da non avvertirne la presenza che invece, magistralmente, c'è)".
Gli elementi negativi sono le "sporcizie" lasciate o per distrazione o per superficialità: "Partendo da sinistra c'è un elemento che non partecipa all'immagine e che si poteva ben togliere in post, senza che, per questo, si gridi allo scandalo; a destra c'è un arbusto a metà, che, a questo punto, non è nè carne, nè pesce, ma che disturba alquanto. Un sapiente uso dell'inquadratura e del taglio avrebbe aiutato moltissimo anche nel togliere una parte di ombra in basso decisamente troppa (o fai le due parti, chiara e scura, assolutamente uguali o, cosi com'è adesso, ci puoi passare sopra ma non è l'ideale nella composizione).
La tonalità ambra è troppo carica, un po' più leggera ci avrebbe donato meno un effetto "day after" e, sicuramente, più poesia; se questa era la tua intenzione. Anche perchè l'autunno ha una sua melodia davvero soave, morbida, tendente alla quiete....
Un ciao, Gianni
Lascio a Gianni le osservazioni di natura tecnica, come al solito esplicite e fondate, io comunque salvo e promuovo l'atmosfera che mi sembra molto suggestiva. Nonostante le ridotte dimensioni, si avverte la presenza inquietante della figura umana.
In questo caso, hai fatto bene secondo me a non aggiungere alcuna frase sotto la foto: la foto racconta da sola e le nostre personali emozioni dilatano la narrazione.
Un saluto speciale
Fabio
7 comments
aNNa schramm said:
è esattamente quello che sembrava - nebbia fitta
Avete catturato la scena splendidamente - il ciclista solitario che scompare nella nebbia.
un caro saluto aNNa
Boro said:
Giorgio Bree said:
Annemarie said:
AntenoreMalatesta said:
L'immagine ha dei valori indubbiamente forti e degli errori puramente banali ed infantili. Non me ne voglia MAVI per questo giudizio un po' crudo ma è cosi: "Il formato quadrato è eccellente se si vuole, come in questo caso, dare la stessa importanza a luce e ombra, nella quale luce si esaltano due elementi importanti: uno spoglio albero (che ne nasconde altri, quasi che il primo sia portatore di infiniti rami) che fa da cornice esaltando, cosi, il secondo elemento dell'uomo in bicicletta che, altrimenti, si perderebbe nell'insieme del cielo o nella bruma padana. Questi due elementi sarebbero già tutto; la fotografia non avrebbe bisogno, praticamente, di altro (la strada nasce sfumando dal primo piano, quasi da non avvertirne la presenza che invece, magistralmente, c'è)".
Gli elementi negativi sono le "sporcizie" lasciate o per distrazione o per superficialità: "Partendo da sinistra c'è un elemento che non partecipa all'immagine e che si poteva ben togliere in post, senza che, per questo, si gridi allo scandalo; a destra c'è un arbusto a metà, che, a questo punto, non è nè carne, nè pesce, ma che disturba alquanto. Un sapiente uso dell'inquadratura e del taglio avrebbe aiutato moltissimo anche nel togliere una parte di ombra in basso decisamente troppa (o fai le due parti, chiara e scura, assolutamente uguali o, cosi com'è adesso, ci puoi passare sopra ma non è l'ideale nella composizione).
La tonalità ambra è troppo carica, un po' più leggera ci avrebbe donato meno un effetto "day after" e, sicuramente, più poesia; se questa era la tua intenzione. Anche perchè l'autunno ha una sua melodia davvero soave, morbida, tendente alla quiete....
Un ciao, Gianni
Ulrich John said:
photosofghosts said:
In questo caso, hai fatto bene secondo me a non aggiungere alcuna frase sotto la foto: la foto racconta da sola e le nostre personali emozioni dilatano la narrazione.
Un saluto speciale
Fabio