"Vai tesoro...suona la tua vita".
Un'esortazione che nasce impostata in un ambiente che subito si distacca dalla solarità celestiale della precedente tua fotografia. Anche questa volta mi dai, ci doni, l'occasione di parlare e di parlarne..; NON SAI MAI FARCI TACERE! Dobbiamo parlarne o, almeno io, dire la mia.
Se nella foto della pieve romanica la luce domina, la quiete è presente, il frinire delle cicale si sente e, quindi, la speranza è presente, qui, con questa tua magistrale interpretazione, stravolgi
"l'umano sentire" delle necessità vitali, portandoci, su un piatto d'argento..., ascolta bene, niente meno che "LA SPERANZA ANSIOTICA SU UN FUTURO INCERTO".
Il formato quadrato, la precisione della composizione, la collocazione delle luci..., l'arco nel fondo, presente certo, ma lontano e, magicamente la bimba, illuminata e assorta, sono segno di una precisione matematica delle cose, quasi una formulazione aurea della filosofia di Fibonacci sulla geometria del mondo; sei precisa e quindi VUOI DIRE E FARTI VALERE, SULLE COSE DEL MONDO STESSO. La bimba, però, MEDITA sul suo incedere.
Perche procedere lungo un cammino che mi porterà a lasciare la mia infanzia per andare... dove?
Cosa c'è oltre quell'arco finale? Cosa troverò varcando quella soglia? Se ogni rettangolo di luce è un anno, tra una trentina d'anni arriverò a quella meta...Per trovare cosa?
Il sogno e le speranze di una bimba nella bellezza storica e artistica di Vigevano, del suo castello, sfarzo del passato, di questa strada coperta, metafora, come tutto con te, di un percorso tra luci e ombre, tra chiari e scuri di cambiamenti sempre più troppo rapidi.
Nell'antichità, i decenni, o i secoli, avevano solo il ritmo delle guerre e delle pestilenze; periodici e nefasti lunghi momenti ai quali l'uomo, impotente, poteva solo assoggettarsi e subire senza che nulla cambiasse, ma oggi?
Oggi molto potremmo ma, paradossalmente, nulla facciamo. Se un tempo il futuro non era mutevole oggi cambia così rapidamente che già questo mio pensiero, questa sera sarà vecchio ed obsoleto.
Medito allora, sui sogni della bimba ma, soprattutto, sui miei; su mio figlio e sul loro futuro; noi genitori, educatori, persone che in qualche modo, bene o male, abbiamo vissuto, studiato e maturate esperienze, siamo proprio coloro che non riusciamo a dare speranza; SIAMO NOI I PRIMI A NON RIDERE PIU'... e ci chiediamo perche i bambini oggi sono tristi, non socializzano, passano ore a giocare col tablet o il cellulare.
Sono stato testimone, tempo fa, in un ristorante, di una situazione, permettimi, insopportabile: " sono a pranzo da solo, di fronte a me, 3/4 metri una famiglia, padre, madre e due bambini di 8/9 anni. I genitori col cellulare, i bambini col tablet... tutti singolarmente per i cavoli loro. Arriva la cameriera per l'ordine..., nessuno alza la testa, nessuno risponde alle esortazioni della cameriera (che tra l'altro è anche la padrona), questa si incazza! "Io, non sono qui a perdere tempo, c'è gente che aspetta, volete ordinare o no??). La famiglia ..pare essersi svegliata dal torpore, si guarda attorno per cercare di capire cosa fosse successo... Resosi conto, il padre, del contesto, ha chiesto scusa dicendo che ancora non avevano letto il menù... se poteva ripassare dopo 5 minuti. Aggiungo, e questo lo dico con certezza, che i genitori si parlavano tramite whatsup...
Tristemente allucinante!!
Chi non ricorda le ginocchia sbucciate dalle innumerevoli cadute di quando giocavamo lungo la strada, o nei campi tra le ortiche? Si imparava presto e si stava insieme; noi maschietti facevamo a gara a chi faceva la pipi più lontana... oggi .. si mandano i figli dallo psicologo e i genitori denunciano gli insegnanti. I pantaloncini corti; in inverno le gambe diventavano rosse come peperoni, ma nessuno si lamentava...
Ecco che la bimba ha dei sogni che restano tali; bambini che diventano grandi troppo presto senza aver vissuto l'età più bella di tutta la vita, l'infanzia. Un' età in cui bisogna giocare, socializzare, conoscere, ridere, ridere e sempre ridere..
E CI CHIEDIAMO DEL PERCHE DELLO SGUARDO INTERROGATIVO DELLA BIMBA? I bambini, oggi, capiscono molto bene che il futuro è un grande punto interrogativo, le domande sopra scritte ritornano e sono costantemente presenti e lo saranno sempre più..
Non mi definisco pessimista, non lo sono..., piuttosto realista, concreto, guardo e osservo, valuto, soppeso; cerco di fare un'analisi critica del sistema. Mi chiedo, per esempio, cos'è tutta questa frenesia esplosa negli ultimi 5 anni sul bisogno di esplorare altri pianeti e di ritornare sulla Luna; vedi, cara Maria Luisa, le analisi delle grandi potenze da qui ai prx 50 anni, danno risultati effettivamente sconcertanti sull'aumento della popolazione, sull'uso delle risorse, sulla fame, il lavoro.. sull'egemonia militare che non deve mai venire meno, pena il rischio di sottostare ad altri, ecc.. L'esplorazione interplanetaria è, quindi, il bisogno NON DI SALVARE LA POPOLAZIONE TERRESTRE, ma i propri interessi commerciali e il potere.
Occhio! So già che qualcuno pensa che io sia un complottista, che veda chissà quali intrighi. Assolutamente no! Io aborro la superficialità e l'ignoranza e, come detto, cerco di capire, cerco la valutazione del pro e del contro... Se un vaccino ha rischio su un bambino ma ne salva 99.999..., cosa faccio? Non vaccino più nessuno? Se permetti, il rischio vale la candela. Sono criminale perche la penso cosi? Per alcuni si, per quelli che non conoscono la storia, basti pensare al vaiolo, alla poliomelite, ecc.., per capire come è cambiata la salute della gente; certo! C'è ancora molto molto da fare, MA SE NON CI MUOVIAMO, A QUESTA BIMBA COSA LASCIAMO DEL SUO FUTURO?
La fotografia mi piace, l'hai capito! Mi fai infervorare, incazzare, partecipare attivamente a ciò che tu, nella tua arguta sagacia, sai instillare in chi può commentare liberamente; e, come sempre dico: "Io ci casco sempre".
Domenica parto per la Spagna e starò via una settimana, salvo imprevisti e/o impedimenti sanitari; non so se riusciuro a leggere e a rispondere a qualche intervento. Vedrò la disponibilità di tempo. Se non mi leggerai sai già perchè.
In risposta, invece alla tua della foto precedente (la pieve), mi hai ricordato, inutile dirlo, Giacobazzi , i neuroni e le decisioni delle donne: "si..no...forse..."; comunque sappi che preferisco la verità evidente (crea meno equivoci) MA COL SAPORE DEL GIOCO BIRICHINO"..... come dire: "tener fede al proprio segno zodiacale".
Ciao con allegria, Gianni
Nessun nano Anna ma una tenerissima bambina . Le strisce di luce mi facevano pensare ad una tastiera di pianoforte su cui poter camminare e creare musica.
Grazie del passaggio e delle aggregazioni
27 comments
Jaap van 't Veen said:
Mavì replied to Jaap van 't Veen:
Boro said:
Mavì replied to Boro:
Grazie
Ulrich John said:
Mavì replied to Ulrich John:
Joël Mocoeur said:
Mavì replied to Joël Mocoeur:
Silvio Francesco Zin… said:
Mavì replied to Silvio Francesco Zin…:
AntenoreMalatesta said:
Un'esortazione che nasce impostata in un ambiente che subito si distacca dalla solarità celestiale della precedente tua fotografia. Anche questa volta mi dai, ci doni, l'occasione di parlare e di parlarne..; NON SAI MAI FARCI TACERE! Dobbiamo parlarne o, almeno io, dire la mia.
Se nella foto della pieve romanica la luce domina, la quiete è presente, il frinire delle cicale si sente e, quindi, la speranza è presente, qui, con questa tua magistrale interpretazione, stravolgi
"l'umano sentire" delle necessità vitali, portandoci, su un piatto d'argento..., ascolta bene, niente meno che "LA SPERANZA ANSIOTICA SU UN FUTURO INCERTO".
Il formato quadrato, la precisione della composizione, la collocazione delle luci..., l'arco nel fondo, presente certo, ma lontano e, magicamente la bimba, illuminata e assorta, sono segno di una precisione matematica delle cose, quasi una formulazione aurea della filosofia di Fibonacci sulla geometria del mondo; sei precisa e quindi VUOI DIRE E FARTI VALERE, SULLE COSE DEL MONDO STESSO. La bimba, però, MEDITA sul suo incedere.
Perche procedere lungo un cammino che mi porterà a lasciare la mia infanzia per andare... dove?
Cosa c'è oltre quell'arco finale? Cosa troverò varcando quella soglia? Se ogni rettangolo di luce è un anno, tra una trentina d'anni arriverò a quella meta...Per trovare cosa?
Il sogno e le speranze di una bimba nella bellezza storica e artistica di Vigevano, del suo castello, sfarzo del passato, di questa strada coperta, metafora, come tutto con te, di un percorso tra luci e ombre, tra chiari e scuri di cambiamenti sempre più troppo rapidi.
Nell'antichità, i decenni, o i secoli, avevano solo il ritmo delle guerre e delle pestilenze; periodici e nefasti lunghi momenti ai quali l'uomo, impotente, poteva solo assoggettarsi e subire senza che nulla cambiasse, ma oggi?
Oggi molto potremmo ma, paradossalmente, nulla facciamo. Se un tempo il futuro non era mutevole oggi cambia così rapidamente che già questo mio pensiero, questa sera sarà vecchio ed obsoleto.
Medito allora, sui sogni della bimba ma, soprattutto, sui miei; su mio figlio e sul loro futuro; noi genitori, educatori, persone che in qualche modo, bene o male, abbiamo vissuto, studiato e maturate esperienze, siamo proprio coloro che non riusciamo a dare speranza; SIAMO NOI I PRIMI A NON RIDERE PIU'... e ci chiediamo perche i bambini oggi sono tristi, non socializzano, passano ore a giocare col tablet o il cellulare.
Sono stato testimone, tempo fa, in un ristorante, di una situazione, permettimi, insopportabile: " sono a pranzo da solo, di fronte a me, 3/4 metri una famiglia, padre, madre e due bambini di 8/9 anni. I genitori col cellulare, i bambini col tablet... tutti singolarmente per i cavoli loro. Arriva la cameriera per l'ordine..., nessuno alza la testa, nessuno risponde alle esortazioni della cameriera (che tra l'altro è anche la padrona), questa si incazza! "Io, non sono qui a perdere tempo, c'è gente che aspetta, volete ordinare o no??). La famiglia ..pare essersi svegliata dal torpore, si guarda attorno per cercare di capire cosa fosse successo... Resosi conto, il padre, del contesto, ha chiesto scusa dicendo che ancora non avevano letto il menù... se poteva ripassare dopo 5 minuti. Aggiungo, e questo lo dico con certezza, che i genitori si parlavano tramite whatsup...
Tristemente allucinante!!
Chi non ricorda le ginocchia sbucciate dalle innumerevoli cadute di quando giocavamo lungo la strada, o nei campi tra le ortiche? Si imparava presto e si stava insieme; noi maschietti facevamo a gara a chi faceva la pipi più lontana... oggi .. si mandano i figli dallo psicologo e i genitori denunciano gli insegnanti. I pantaloncini corti; in inverno le gambe diventavano rosse come peperoni, ma nessuno si lamentava...
Ecco che la bimba ha dei sogni che restano tali; bambini che diventano grandi troppo presto senza aver vissuto l'età più bella di tutta la vita, l'infanzia. Un' età in cui bisogna giocare, socializzare, conoscere, ridere, ridere e sempre ridere..
E CI CHIEDIAMO DEL PERCHE DELLO SGUARDO INTERROGATIVO DELLA BIMBA? I bambini, oggi, capiscono molto bene che il futuro è un grande punto interrogativo, le domande sopra scritte ritornano e sono costantemente presenti e lo saranno sempre più..
Non mi definisco pessimista, non lo sono..., piuttosto realista, concreto, guardo e osservo, valuto, soppeso; cerco di fare un'analisi critica del sistema. Mi chiedo, per esempio, cos'è tutta questa frenesia esplosa negli ultimi 5 anni sul bisogno di esplorare altri pianeti e di ritornare sulla Luna; vedi, cara Maria Luisa, le analisi delle grandi potenze da qui ai prx 50 anni, danno risultati effettivamente sconcertanti sull'aumento della popolazione, sull'uso delle risorse, sulla fame, il lavoro.. sull'egemonia militare che non deve mai venire meno, pena il rischio di sottostare ad altri, ecc.. L'esplorazione interplanetaria è, quindi, il bisogno NON DI SALVARE LA POPOLAZIONE TERRESTRE, ma i propri interessi commerciali e il potere.
Occhio! So già che qualcuno pensa che io sia un complottista, che veda chissà quali intrighi. Assolutamente no! Io aborro la superficialità e l'ignoranza e, come detto, cerco di capire, cerco la valutazione del pro e del contro... Se un vaccino ha rischio su un bambino ma ne salva 99.999..., cosa faccio? Non vaccino più nessuno? Se permetti, il rischio vale la candela. Sono criminale perche la penso cosi? Per alcuni si, per quelli che non conoscono la storia, basti pensare al vaiolo, alla poliomelite, ecc.., per capire come è cambiata la salute della gente; certo! C'è ancora molto molto da fare, MA SE NON CI MUOVIAMO, A QUESTA BIMBA COSA LASCIAMO DEL SUO FUTURO?
La fotografia mi piace, l'hai capito! Mi fai infervorare, incazzare, partecipare attivamente a ciò che tu, nella tua arguta sagacia, sai instillare in chi può commentare liberamente; e, come sempre dico: "Io ci casco sempre".
Domenica parto per la Spagna e starò via una settimana, salvo imprevisti e/o impedimenti sanitari; non so se riusciuro a leggere e a rispondere a qualche intervento. Vedrò la disponibilità di tempo. Se non mi leggerai sai già perchè.
In risposta, invece alla tua della foto precedente (la pieve), mi hai ricordato, inutile dirlo, Giacobazzi , i neuroni e le decisioni delle donne: "si..no...forse..."; comunque sappi che preferisco la verità evidente (crea meno equivoci) MA COL SAPORE DEL GIOCO BIRICHINO"..... come dire: "tener fede al proprio segno zodiacale".
Ciao con allegria, Gianni
aNNa schramm said:
Solo la luce e l'ombra gli mostrano la strada ??
Alla fine ... la luce del tunnel
un caro saluro aNNa*
Mavì replied to aNNa schramm:
Grazie del passaggio e delle aggregazioni
Sweetlife said:
Mavì replied to Sweetlife: