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Un decalogo per il sesso sicuro
Un decalogo per il sesso sicuro
di Pigi Mazzoli
pigi.mazzoli@libero.it
(pubblicato in "Pride", 2007 o 2008)


Quando studiavo architettura seguii per due anni il corso di Industrial design tenuto da Achille Castiglioni, che è stato uno dei grandi maestri italiani, un uomo che ha disseminato di suoi oggetti le case di tutto il mondo. Le sue lezioni erano divertenti, affollatissime. Ci spiegava come le idee migliori fossero quelle semplici, e che se una cosa funzionava non serviva disegnarne un'altra. Ci portò l'esempio della sedia. Ogni anno vengono disegnate sedie nuove, e ogni volta vengono magnificate come fossero la novità definitiva, l'oggetto che ancora mancava. E che quando gliene presentavano una nuova lui rispondeva invariabilmente: "Ne sentivamo la mancanza, come abbiamo potuto farne a meno fino ad oggi?". Da maestro riconosciuto quale era, si poteva permettere un po' di sarcasmo.

Eccomi qui a scrivere di sesso sicuro.
Mi direte che sta già scritto un po' dovunque, in internet, in qualche opuscolo, anche in tanti numeri di Pride passati. Ma...
Non è vero che tutte le sedie sono uguali. Certo, sevono tutte per sedersi. Ma una potrebbe essere comoda per me, e l'altra per un altra persona. Poi oggi riusciamo a farle spendendo meno soldi, e non si scollano come quelle di una volta, e la paglia non si sporca e non finisce in briciole. E non sono macigni da spostare per la casa quando si fanno le pulizie. Possono anche essere più facili da pulire loro stesse.
Allora lasciatemi riscrivere di sesso sicuro. Potrebbe venirmi meglio. Potrebbe essere più chiaro per qualcun'altro.
Rispondo ad un lettore che vuole delle regole, non troppe, non poche, un decalogo.


"Caro Pigi, sono un lettore del mensile Pride. Vorrei avere un decalogo con le norme fondamentali per evitare la trasmissione di malattie sessuali riferite al comportamento omosessuale, in particolare quali pratiche sessuali sono rischiose e quali non pericolose nell'ambito omosessuale. è possibile inoltre avere dei chiarimenti su alcune e più frequenti malattie minori sessualmente trasmissibili, escludendo HIV ed epatite che già conosco? Devo relazionare in merito a questo ad un gruppo gay di cui faccio parte. Alcune nozioni le ho già raccolte da documenti presenti su internet. Quello che chiedevo era un decalogo su come dobbiamo comportarci in generale, non relativamente a ciascuna malattia, nel rapporto e contatto tra omosessuali. Molti di sicuro mi faranno le domande più strane possibili relativamente alla frequentazione di saune o dark room (ho toccato lo sperma, mi sono sdraiato su lettino sporco, ho dato un bacio profondo, ho eiaculato liquido prespermatico...). Volevo sapere come ci si deve comportare per evitare le malattie (a parte l'uso del preservativo): una serie di regole da tenere a mente.
Grazie, Luca"



Caro Luca, il concetto principale da capire è quello della riduzione del rischio. Cioè nei comportamenti da tenere nel sesso noi abbiamo due scelte: eliminare del tutto il rischio di contagio o ridurlo drasticamente. Le norme che di solito si danno sono quelle del sesso più sicuro (col significato di "più sicuro che senza protezioni").
Un'altra possibilità di scelta è sulla gravità delle malattie, per cui si può praticare sesso veramente sicuro per le malattie mortali e incurabili come l'hiv, la semplice prevenzione per quelle dove è possibile come nel caso della vaccinazione per l'epatite B, i test di controllo per quelle curabili come la sifilide.
Altra discriminante è con con chi, come e quanto si fa sesso. Senza dubbio avere molti rapporti sessuali con persone che a loro volta hanno molti rapporti sessuali, come per gli assidui frequentatori di darkroom, è statisticamente più rischioso che fare sesso col proprio fidanzato, anche ammettendo che nella coppia ci possano essere delle scappatelle.

Per cui solo la conoscenza dei meccanismi di infezione applicati allo specifico della propria attività sessuale può dirci come fare cosa. Non sapendo cosa fare ci si può recare in un centro MTS e dopo visita e colloquio fare gli esami che ci saranno richiesti.

1 - Se risulterà necessario, vaccinarsi per l'epatite B, essendo molto contagiosa è possibile l'infezione anche con il bacio profondo. Eventualmente esiste anche il vaccino A + B, nel caso che non si sia protetti neppure per l'epatite A.

2 - Fare sesso penetrativo col preservativo sempre, fin dal primo momento.

3 - Evitare totalmente che lo sperma altrui ci finisca in bocca, ano, prepuzio e glande, occhi, ferite.

4 - Eseguire periodicamente i test, nella frequenza consona all'attività sessuale avuta (quantità e pericolosità) così come può consigliare lo specialista MTS. Questo per poter curare in tempo le malattie curabili (sifilide, gonorrea, vermi...), per controllare quelle su cui intervenire diversamente (HIV, condilomi, epatite C...)

Ma sarebbero da aggiungere, volendo minimizzare il rischio, altri comportamenti, seppur più antipatici e sgradevoli:

5 - Leccare l'ano con l'interposizione del foglietto di gomma chiamato "diga dentale" e in mancanza con un foglietto ricavato tagliando un preservativo.

6 - Fare sesso orale col preservativo

7 - Non fare entrare in contatto delle mucose fra di loro, come strofinare il glande sull'ano.

8 - Usare guanti di lattice per le manipolazioni dell'ano.

Tenere in considerazione che, anche seguendo tutte queste norme, sono da considerare gli incidenti come possibili, e sono i più vari e fantasiosi, a partire dalla rottura del preservativo alla sua perdita all'interno durante la penetrazione, dal sanguinamento del capezzolo durante una stimolazione orale alla rottura del frenulo durante una masturbazione con perdita di sangue sulle cuticole delle unghie ferite.
Tenere in considerazione la doppia infezione concomitante, come sifilide e Hiv: la prima crea una ferita non dolorosa, che non si avverte, che permette il passaggio anche dell'HIV. è attualmnte molto frequente in chi fa sesso orale senza protezione che, recatosi nel centro MTS per sintomi di sifilide secondaria, risulta ai test positivo sia per la sifilide che per l'HIV.

Detto questo, una considerazione a livello epidemiologico. Le indicazioni base (penetrazione sempre con preservativo e niente sperma in bocca) sono sufficienti ad evitare la maggioranza delle infezioni da HIV, poniamo che si evitano 95 nuove infezioni su 100 (ma non è possibile quantificare queste percentuali). Ma i rimanenti 5 avendolo saputo avrebbero voluto usare precauzioni più rigorose (ah, saperlo prima!).
Invece l'incidente occasionale è sempre dietro la porta, per cercare di evitarne qualcuno non usare preservativi scaduti o mal conservati, usare lubrificanti ad acqua e nella quantità necessaria, imparare ad indossarli correttamente, controllare spesso che siano integri e ben posizionati, soprattutto prima dell'eiaculazione.
Poi, rendetevi conto che potreste incontrare una persona impazzita o malvagia, che potrebbe spergiurare di essere assolutamente sana, che addirittura potrebbe mostrarvi un test falsificato come prova, pur di convincervi di fare sesso non protetto con lui. C'è poi chi è convinto che l'HIV non esista e l'AIDS sia frutto dello stress e dei farmaci voluti dalle mafie farmaceutiche, e che c'è chi cerca di infettare altre persone per vendicarsi della propria infezione, fino a sfilarsi di nascosto il preservativo mentre sta penetrando qualcuno. Per tutto questo si deve ricordare che sta a noi l'obbligo sia di proteggerci dagli altri che proteggere gli altri da noi (potremmo esserci infettati dall'ultimo test senza saperlo).

Coppie monogame stabili. L'indicazione è quella di eseguire entrambi tutti i test, in caso di negatività a tutte le infezioni, la coppia potrà evitare di fare sesso protetto. Ma... quante sono le coppie in cui nessuno dei due partner non tradisce mai? Statisticamente sembrano la minoranza, e sono di conseguenza molti i casi in cui uno dei due porta nella coppia un'infezione. Per cui, soprattutto per i primi tempi, anche nella coppia monogama è più comodo praticare il sesso sicuro.

Rispetto alle domande che tu riporti come esempi di particolari curiosità, provo a rispondere:

- "Ho toccato lo sperma": ora con le mani sporche di sperma non toccarti nessuna mucosa finché non le lavi. Se hai la tendenza a sanguinare alle cuticole delle unghie, allora lavale il più presto possibile, e d'ora in poi cura maggiormente le tue mani, con uso costante di creme e con manicure adatti, in modo da essere sicuro quando le usi per fare sesso. Se ti sei fatto un taglio ad un dito, ed ancora la ferita è aperta, non è la serata adatta per andare nella dark a prendere cazzi in mano.

- "Mi sono sdraiato sul lettino sporco": suppongo sporco di sperma. Lavati appena te ne accorgi, e la prossima volta pulisci il lettino appena entri, eviterai soprattutto le piattole. Ma se hai toccato dello sperma con le mani, e poi ti sei masturbato senza pulirtele prima, allora hai compiuto una leggerezza.

- "Ho dato un bacio profondo": ti sei vaccinato per l'epatite B? Bene, poi quando farai i test di routine al centro MTS saprai se è successo qualcosa. I test vanno fatti periodicamente se si fa sesso, e la frequenza dipende da quanto e quale sesso fai.

- "Ho eiaculato liquido prespermatico": tutti lo fanno. Alcuni di più e altri di meno. Ha meno virus dell'HIV rispetto allo sperma, ma è buona norma considerarlo simile. Se però dici questo vuol dire che non avevi il preservativo indossato. Normalmente si considera che il il virus presente nel liquido prespermatico è meno che nello sperma e che la capacità disinfettante della saliva è sufficiente a neutralizzarlo nel sesso orale. Ma solo se non esistono ferite in bocca. Vanno considerate come ferite: lavori dentistici appena effettuati, afte, herpes, denti appena lavati, lesioni da sifilide...

Restano poi le norme del vivere in comune:

9 - Mai scambiarsi rasoi, spazzolini da denti, siringhe, forbicine da unghie (questo per Epatite B e C, HIV).

10 - Non scambiarsi giocattoli sessuali se non disinfettati, o proteggerli ogni volta con preservativi. I giocattoli di gomma, se sono ben lavati, durano anche di più.

Se si notasse qualcosa di strano, di inusuale, sempre meglio farsi vedere dal medico, anche quello di base. Potrebbe essere il sintomo di una malattia curabile.
Un decalogo per il sesso sicuro
di Pigi Mazzoli
pigi.mazzoli@libero.it


Quando studiavo architettura seguii per due anni il corso di Industrial design tenuto da Achille Castiglioni, che è stato uno dei grandi maestri italiani, un uomo che ha disseminato di suoi oggetti le case di tutto il mondo. Le sue lezioni erano divertenti, affollatissime. Ci spiegava come le idee migliori fossero quelle semplici, e che se una cosa funzionava non serviva disegnarne un'altra. Ci portò l'esempio della sedia. Ogni anno vengono disegnate sedie nuove, e ogni volta vengono magnificate come fossero la novità definitiva, l'oggetto che ancora mancava. E che quando gliene presentavano una nuova lui rispondeva invariabilmente: "Ne sentivamo la mancanza, come abbiamo potuto farne a meno fino ad oggi?". Da maestro riconosciuto quale era, si poteva permettere un po' di sarcasmo.

Eccomi qui a scrivere di sesso sicuro.
Mi direte che sta già scritto un po' dovunque, in internet, in qualche opuscolo, anche in tanti numeri di Pride passati. Ma...
Non è vero che tutte le sedie sono uguali. Certo, sevono tutte per sedersi. Ma una potrebbe essere comoda per me, e l'altra per un altra persona. Poi oggi riusciamo a farle spendendo meno soldi, e non si scollano come quelle di una volta, e la paglia non si sporca e non finisce in briciole. E non sono macigni da spostare per la casa quando si fanno le pulizie. Possono anche essere più facili da pulire loro stesse.
Allora lasciatemi riscrivere di sesso sicuro. Potrebbe venirmi meglio. Potrebbe essere più chiaro per qualcun'altro.
Rispondo ad un lettore che vuole delle regole, non troppe, non poche, un decalogo.


"Caro Pigi, sono un lettore del mensile Pride. Vorrei avere un decalogo con le norme fondamentali per evitare la trasmissione di malattie sessuali riferite al comportamento omosessuale, in particolare quali pratiche sessuali sono rischiose e quali non pericolose nell'ambito omosessuale. è possibile inoltre avere dei chiarimenti su alcune e più frequenti malattie minori sessualmente trasmissibili, escludendo HIV ed epatite che già conosco? Devo relazionare in merito a questo ad un gruppo gay di cui faccio parte. Alcune nozioni le ho già raccolte da documenti presenti su internet. Quello che chiedevo era un decalogo su come dobbiamo comportarci in generale, non relativamente a ciascuna malattia, nel rapporto e contatto tra omosessuali. Molti di sicuro mi faranno le domande più strane possibili relativamente alla frequentazione di saune o dark room (ho toccato lo sperma, mi sono sdraiato su lettino sporco, ho dato un bacio profondo, ho eiaculato liquido prespermatico...). Volevo sapere come ci si deve comportare per evitare le malattie (a parte l'uso del preservativo): una serie di regole da tenere a mente.
Grazie, Luca"



Caro Luca, il concetto principale da capire è quello della riduzione del rischio. Cioè nei comportamenti da tenere nel sesso noi abbiamo due scelte: eliminare del tutto il rischio di contagio o ridurlo drasticamente. Le norme che di solito si danno sono quelle del sesso più sicuro (col significato di "più sicuro che senza protezioni").
Un'altra possibilità di scelta è sulla gravità delle malattie, per cui si può praticare sesso veramente sicuro per le malattie mortali e incurabili come l'hiv, la semplice prevenzione per quelle dove è possibile come nel caso della vaccinazione per l'epatite B, i test di controllo per quelle curabili come la sifilide.
Altra discriminante è con con chi, come e quanto si fa sesso. Senza dubbio avere molti rapporti sessuali con persone che a loro volta hanno molti rapporti sessuali, come per gli assidui frequentatori di darkroom, è statisticamente più rischioso che fare sesso col proprio fidanzato, anche ammettendo che nella coppia ci possano essere delle scappatelle.

Per cui solo la conoscenza dei meccanismi di infezione applicati allo specifico della propria attività sessuale può dirci come fare cosa. Non sapendo cosa fare ci si può recare in un centro MTS e dopo visita e colloquio fare gli esami che ci saranno richiesti.

1 - Se risulterà necessario, vaccinarsi per l'epatite B, essendo molto contagiosa è possibile l'infezione anche con il bacio profondo. Eventualmente esiste anche il vaccino A + B, nel caso che non si sia protetti neppure per l'epatite A.

2 - Fare sesso penetrativo col preservativo sempre, fin dal primo momento.

3 - Evitare totalmente che lo sperma altrui ci finisca in bocca, ano, prepuzio e glande, occhi, ferite.

4 - Eseguire periodicamente i test, nella frequenza consona all'attività sessuale avuta (quantità e pericolosità) così come può consigliare lo specialista MTS. Questo per poter curare in tempo le malattie curabili (sifilide, gonorrea, vermi...), per controllare quelle su cui intervenire diversamente (HIV, condilomi, epatite C...)

Ma sarebbero da aggiungere, volendo minimizzare il rischio, altri comportamenti, seppur più antipatici e sgradevoli:

5 - Leccare l'ano con l'interposizione del foglietto di gomma chiamato "diga dentale" e in mancanza con un foglietto ricavato tagliando un preservativo.

6 - Fare sesso orale col preservativo

7 - Non fare entrare in contatto delle mucose fra di loro, come strofinare il glande sull'ano.

8 - Usare guanti di lattice per le manipolazioni dell'ano.

Tenere in considerazione che, anche seguendo tutte queste norme, sono da considerare gli incidenti come possibili, e sono i più vari e fantasiosi, a partire dalla rottura del preservativo alla sua perdita all'interno durante la penetrazione, dal sanguinamento del capezzolo durante una stimolazione orale alla rottura del frenulo durante una masturbazione con perdita di sangue sulle cuticole delle unghie ferite.
Tenere in considerazione la doppia infezione concomitante, come sifilide e Hiv: la prima crea una ferita non dolorosa, che non si avverte, che permette il passaggio anche dell'HIV. è attualmnte molto frequente in chi fa sesso orale senza protezione che, recatosi nel centro MTS per sintomi di sifilide secondaria, risulta ai test positivo sia per la sifilide che per l'HIV.

Detto questo, una considerazione a livello epidemiologico. Le indicazioni base (penetrazione sempre con preservativo e niente sperma in bocca) sono sufficienti ad evitare la maggioranza delle infezioni da HIV, poniamo che si evitano 95 nuove infezioni su 100 (ma non è possibile quantificare queste percentuali). Ma i rimanenti 5 avendolo saputo avrebbero voluto usare precauzioni più rigorose (ah, saperlo prima!).
Invece l'incidente occasionale è sempre dietro la porta, per cercare di evitarne qualcuno non usare preservativi scaduti o mal conservati, usare lubrificanti ad acqua e nella quantità necessaria, imparare ad indossarli correttamente, controllare spesso che siano integri e ben posizionati, soprattutto prima dell'eiaculazione.
Poi, rendetevi conto che potreste incontrare una persona impazzita o malvagia, che potrebbe spergiurare di essere assolutamente sana, che addirittura potrebbe mostrarvi un test falsificato come prova, pur di convincervi di fare sesso non protetto con lui. C'è poi chi è convinto che l'HIV non esista e l'AIDS sia frutto dello stress e dei farmaci voluti dalle mafie farmaceutiche, e che c'è chi cerca di infettare altre persone per vendicarsi della propria infezione, fino a sfilarsi di nascosto il preservativo mentre sta penetrando qualcuno. Per tutto questo si deve ricordare che sta a noi l'obbligo sia di proteggerci dagli altri che proteggere gli altri da noi (potremmo esserci infettati dall'ultimo test senza saperlo).

Coppie monogame stabili. L'indicazione è quella di eseguire entrambi tutti i test, in caso di negatività a tutte le infezioni, la coppia potrà evitare di fare sesso protetto. Ma... quante sono le coppie in cui nessuno dei due partner non tradisce mai? Statisticamente sembrano la minoranza, e sono di conseguenza molti i casi in cui uno dei due porta nella coppia un'infezione. Per cui, soprattutto per i primi tempi, anche nella coppia monogama è più comodo praticare il sesso sicuro.

Rispetto alle domande che tu riporti come esempi di particolari curiosità, provo a rispondere:

- "Ho toccato lo sperma": ora con le mani sporche di sperma non toccarti nessuna mucosa finché non le lavi. Se hai la tendenza a sanguinare alle cuticole delle unghie, allora lavale il più presto possibile, e d'ora in poi cura maggiormente le tue mani, con uso costante di creme e con manicure adatti, in modo da essere sicuro quando le usi per fare sesso. Se ti sei fatto un taglio ad un dito, ed ancora la ferita è aperta, non è la serata adatta per andare nella dark a prendere cazzi in mano.

- "Mi sono sdraiato sul lettino sporco": suppongo sporco di sperma. Lavati appena te ne accorgi, e la prossima volta pulisci il lettino appena entri, eviterai soprattutto le piattole. Ma se hai toccato dello sperma con le mani, e poi ti sei masturbato senza pulirtele prima, allora hai compiuto una leggerezza.

- "Ho dato un bacio profondo": ti sei vaccinato per l'epatite B? Bene, poi quando farai i test di routine al centro MTS saprai se è successo qualcosa. I test vanno fatti periodicamente se si fa sesso, e la frequenza dipende da quanto e quale sesso fai.

- "Ho eiaculato liquido prespermatico": tutti lo fanno. Alcuni di più e altri di meno. Ha meno virus dell'HIV rispetto allo sperma, ma è buona norma considerarlo simile. Se però dici questo vuol dire che non avevi il preservativo indossato. Normalmente si considera che il il virus presente nel liquido prespermatico è meno che nello sperma e che la capacità disinfettante della saliva è sufficiente a neutralizzarlo nel sesso orale. Ma solo se non esistono ferite in bocca. Vanno considerate come ferite: lavori dentistici appena effettuati, afte, herpes, denti appena lavati, lesioni da sifilide...

Restano poi le norme del vivere in comune:

9 - Mai scambiarsi rasoi, spazzolini da denti, siringhe, forbicine da unghie (questo per Epatite B e C, HIV).

10 - Non scambiarsi giocattoli sessuali se non disinfettati, o proteggerli ogni volta con preservativi. I giocattoli di gomma, se sono ben lavati, durano anche di più.

Se si notasse qualcosa di strano, di inusuale, sempre meglio farsi vedere dal medico, anche quello di base. Potrebbe essere il sintomo di una malattia curabile.