Ama la vita, ferma l'AIDS!
di Pigi Mazzoli
pigi.mazzoli@libero.it
(pubblicato in "Pride", novembre 2007)
Mi ha scritto una coppia di lettori, loro sono sierodiscordanti, cioè solo uno di loro è sieropositivo per l'HIV. Verso la fine della lettera mi domandano: "se un rapporto anale completo viene fatto senza condom, però non ci sono ferite nell'ano né perdite o fuoriuscite prespermatiche e di sperma, c'è comunque pericolo secondo lei se la parte attiva è HIV+ e la parte passiva è HIV- ?". In quel momento ho capito che non si può ancora smettere di fare informazione e prevenzione.
Ho spiegato loro la differenza tra pelle e mucosa, della permeabilità al virus di quest'ultima e quindi della necessità di indossare il preservativo fin dal primo momento della penetrazione. Di come il virus fosse presente non solo nel sangue, che è visibile perché è rosso, ma anche nel siero, che ne è la base liquida e trasparente, e nello sperma. Di come fosse quindi da evitare lo sperma in bocca, ma anche il sesso orale senza preservativo nel caso ci siano ferite o gengive irritate. E che un contemporaneo contagio con la sifilide (ma che questo non era il loro caso se erano fedeli) può creare quella ferita, silenziosa, che poteva far passare il virus anche nel rapporto orale senza preservativo. E che queste semplici regole erano per l'HIV e non per tutte le altre malattie sessualmente trasmissibili, per le quali servono molte più precauzioni.
Mi hanno risposto dicendo che allora era ancor più complicato di quanto pensassero. Io non lo penso. Spero che sapendo queste poche cose facciano ora molta più attenzione. Queste sono regole a cui non si può derogare.
Essendo il 1° dicembre alle porte, arrivano nuove campagne per la prevenzione. Mi è piaciuta quella svizzera. Realizzata dall'Ufficio federale della sanità pubblica in collaborazione con Aiuto Aids Svizzero. Si chiama LOVE LIFE STOP AIDS (ama la vita, ferma l'AIDS). Già qui si potrebbe aprire una parentesi per sottolineare la differenza fra quello che fa lo Stato svizzero e quello che fa lo Stato italiano in tema di prevenzione.
Se andate sul loro sito www.check-your-lovelife.ch troverete non solo le immagini della campagna (televisione, affissioni, periodici) ma soprattutto istruzioni interattive, quasi un gioco, su come proteggersi, statistiche, sondaggi on-line, filmati divertenti e approfondimenti fino ai recapiti dei gruppi di aiuto psicologico. C'è anche un particolareggiato test per calcolare il proprio rischio, ma è purtroppo riservato a chi abita in Svizzera (la prima domanda è in che cantone si risiede).
Comunque le istruzioni principali si riducono sempre a due:
1. Penetrazione - sempre con il preservativo.
2. Sperma e sangue mai a contatto con la bocca.
Ma quello che mi ha colpito nella campagna di quest'anno è il messaggio per le coppie omosessuali maschili: cosa significa l'immagine di questa coppia in intima nudità e quelle ombre che si aggirano nella loro camera da letto? Che l'essere ora in coppia non cancella il passato e le sue tracce. Per cui segue in altre pagine il consiglio, quando si inizia una nuova relazione, di continuare a usare il preservativo, e solo in un secondo tempo, se la coppia diventa stabile e si instaura un clima di fiducia (leggi: coppia fedele) allora entrambi si sottoporranno ai test per le malattie sessualmente trasmissibili e solo dopo aver escluso infezioni preesistenti potranno smettere di usare il preservativo tra di loro.
Sempre nelle pagine svizzere si ricorda anche che tra gli omosessuali maschi che hanno una "attività sessuale pronunciata e frequente cambio dei partner sessuali, l'HIV è molto più diffuso di quanto non lo sia nella popolazione eterosessuale media. Di conseguenza, i rapporti sessuali non protetti, in questo contesto, comportano un rischio molto elevato". Il grassetto è mio, per sottolineare che non si parla di omosessuali in genere, ma specificatamente di chi ha molti rapporti e molti amanti diversi. è inutile, anzi dannoso, mentirsi. Anche nel buio di una darkroom si deve fare sempre costantemente attenzione a seguire le regole del sesso sicuro. Sarebbe bello potersi lasciare andare almeno per un po', abbandonarsi all'emozione senza intervenire, lasciare fare al caso e seguire il piacere come inebriati dal momento. Ma quello che si sta usando è il proprio corpo, quello che dovrà accompagnarci per tutta una vita. Quel sesso selvaggio di una notte nella mente lascerà un ricordo piacevole, nel corpo potrebbe lasciare una traccia tangibile, un'infezione che cambia la vita in peggio.
Presto sarà il 1° dicembre, ma la prevenzione va fatta ogni giorno.
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