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Forse, per molti può non centrare nulla; una canzone è, in fondo, una canzone destinata a terminare come il vecchio disco nel Juke-box. La realtà dei fatti è che UNA VOCE esiste e quella voce è di MINA. Tra mille ombrelloni di una spiaggia deserta, il mito si perpetua nei ricordi di un tempo, ormai, troppo lontanamente andato.. Non giudicate le parole di questa melodia, io allora ero poco piu di un bambino, ma l'allegria che tutt'attorno esisteva e si palpava; a Rimini come a Cattolica, a Viareggio come a Jesolo o a Taormina..
A Gabicce Monte (PS), c'è ancora un locale, l'EDEN ROCK meta paradisiaca di tanti artisti, locale VIP del tempo; io ebbi la fortuna di ascoltare la Mina dal vivo e da pochi passi, 12 anni e ne rimasi estasiato, incantato, innamorato di quella voce unica e rara che il grande Armstrong defini." ..la voce bianca piu nera che abbia mai sentito.." (Italia 1968?). Purtroppo sono stonato e i miei vocalizi imitatori non hanno mai avuto e potuto aver seguito.. Cosi dedico questa atmosfera al periodo , al tempo glorioso degli anni sessanta e a Mina.
Chi mi ama ...mi segua in questo viaggio!
14 comments
aNNa schramm said:
ma ma la foto parla di una lingua diversa
fresco e lontano
colori delimitati verde e giallo
solo le piastre azzurre si trovano nell'azzurro del cielo
una foresta - ricorda Magritte
Sto solo aspettando il cavallo
con la donna sul cavallo (cavallerizza ?)
Mi piace molto anche la musica da MINA
AntenoreMalatesta replied to aNNa schramm:
Ciao Gianni
Laura Perinelli said:
AntenoreMalatesta replied to Laura Perinelli:
Grazie per il complimento; come ho gia scritto ad Anna, per l'idea mi sono ispirato alla essenzialità di Magritte...
Ciao Gianni
Mavì said:
non solo per le fotografie, che mi piacciono assai, ma anche per l'accompagnamento di parole e musica che ci hai donato.
Dal canto mio adoro questa quieta e piena malinconia che ci prende davanti al mare che finalmente parla a pochi e a queste spiagge che hanno visto di ogni e che ora si prendono il meritato riposo ...". Come cipressi " un titolo azzeccatissimo
AntenoreMalatesta replied to Mavì:
Ecco che allora mi ricordo della essenzialità di Magritte e della sua luce (simbolica rappresentazione di una serenità pittorica) ma al contempo i cipressi rappresentano la rassegnazione per un qualcosa che sfugge, e qui mi appare Bocklin in tutta la sua drammaticità. Non abbiamo "L'isola dei morti" ma una spiaggia che è, ormai, una memoria del tempo trascorso..
Un trattato per spiegarti del perche di un titolo... Ma che fortuna abbiamo? Tu a leggermi ....ed io ad esprimerti tutta la mia folle elucubrazione mentale..
Sorridendo, ciao Gianni
autofantasia said:
AntenoreMalatesta replied to autofantasia:
Mariagrazia Gaggero said:
musica.
AntenoreMalatesta replied to Mariagrazia Gaggero:
Ciao, Gianni
Boro said:
AntenoreMalatesta replied to Boro:
photosofghosts said:
Resta l'eco di ricordi lontani, di canzoni che hanno punteggiato le nostri estati da adolescenti, della sabbia che cancella le impronte ma non la nostra memoria ....
Un caro saluto
Fabio
AntenoreMalatesta replied to photosofghosts:
Ciao Gianni